Dolci Natalizi

I nostri Dolci Natalizi artigianali sono il regalo perfetto per le festività. Prodotti con ingredienti di alta qualità e una lavorazione attenta, sono prelibatezze uniche dal sapore intenso e avvolgente. Scopri la selezione e rendi il Natale ancora più dolce.

Domande Frequenti

La parola "mostaccioli" deriva dal latino "mustaceum", che significa "fatto con mosto". I mostaccioli sono un dolce tipico dell'Italia meridionale, in particolare della regione Campania, che viene preparato con mosto d'uva, farina, miele, noci, spezie e aromi vari. La forma dei mostaccioli varia a seconda della tradizione locale, ma sono generalmente dei biscotti duri e croccanti, spesso a forma di diamante o di rombo. La parola "mostaccioli" è stata quindi scelta come nome per questo dolce in quanto il mosto d'uva è uno degli ingredienti principali utilizzati per la sua preparazione.

Il Roccocò è un dolce tipico della cucina napoletana, la cui origine non è del tutto chiara. Tuttavia, si ritiene che il Roccocò sia stato inventato da alcune suore del monastero di Santa Maria degli Angeli a Lavello, in Basilicata, intorno al XVIII secolo. Il Roccocò era un dolce a base di farina di grano, uova, zucchero, burro, e aromatizzato con scorza di limone e mandorle. La forma tipica del Roccocò è quella di una ciambella dura e secca, che può essere conservata per lungo tempo. Nel tempo, la ricetta del Roccocò si è diffusa in altre parti del Sud Italia, diventando un dolce tradizionale di molte regioni, come la Campania, la Puglia e la Calabria.

Già Catone parla di una ricetta di piccole focacce dolci dette mustacei a base di farina, mosto e anice, e molti altri autori romani ne parlano dicendo, tra le altre cose, che sono dolci che favoriscono la digestione. In epoca tardo-medievale si incontrano già i mostazoli, biscotti a base di mosto cotto il cui suffisso -olo fa pensare che dalla forma più grande delle schiacce romane si sia già passati a dolcetti di diametro inferiore. La versione napoletana di questo biscotto, però, sembra proprio prendere piede senza mosto, discostandosi quindi dalla sua stessa etimologia. Nel Cinquecento due ricette di mostaccioli sono citate da Bartolomeo Scappi, cuoco delle cucine vaticane sotto papa Pio IV e papa Pio V, in una sua opera. Scappi li chiama piccoli pasticci secchi e afferma che possono essere serviti anche in apertura di pranzi particolarmente ricchi.

Il panettone è un dolce natalizio tradizionale italiano che ha le sue radici a Milano. La leggenda vuole che sia stato creato nel XV secolo da un giovane cuoco di nome Toni che lavorava per il Duca Ludovico il Moro. Il panettone è diventato un'icona della gastronomia natalizia italiana ed è ora diffuso in tutto il mondo durante le festività.

Il panettone è mangiato a Natale in Italia principalmente per tradizione. Originario di Milano, il dolce è diventato un simbolo delle festività natalizie. La sua ricchezza di ingredienti e la sua forma speciale lo rendono adatto alle celebrazioni. La condivisione del panettone durante le festività riflette l'idea di generosità associata al periodo natalizio.

Regalare un panettone simboleggia generosità e condivisione durante le festività, onorando le tradizioni italiane. È un augurio di gioia, prosperità e attenzione al gusto personale del destinatario, rendendo il gesto simbolico e versatile.

L'uvetta nel panettone simboleggia la dolcezza e la ricchezza della vita, rappresentando prosperità. I canditi, come scorze d'arancia e limone, aggiungono varietà e colore, simboleggiando la diversità e la gioia nelle esperienze. Insieme, questi ingredienti non solo contribuiscono al gusto unico del panettone ma trasmettono anche valori positivi associati alla festività, all'abbondanza e alla diversità nella vita.

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