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Mostaccioli

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Mostaccioli Napoletani sono i classici dolci tipici Natalizi; caratterizzati dalla loro forma romboidale, essi sono ricoperti da una fine ma gustosa glassa al cioccolato che accompagna l’interno, il cui sapore ricorda quello del miele e della frutta candita.

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Mostaccioli NapoletaniMustaccioli Napoletani riportano alla mente il profumo di Natale, di serate fredde ed invernali, di ritorni a casa con pacchetti e pacchettini, di pensieri e relax osservando l’albero illuminato, di cene tra amici, in famiglia e chiacchiere in libertà.

Di Gruttola
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grano

Farina di Grano tenero “00”, zucchero, cacao, pisto, bicarbonato d'ammonio.

Copertura: cioccolato fondente.

Conservare in luogo fresco ed asciutto

Sacchetto Etichetta
PP5 Plastica PAP21 Carta
Slogan

Siamo una famiglia Irpina che fa pane e pasta a mano, come si faceva una volta.

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Domande Frequenti

La parola "mostaccioli" deriva dal latino "mustaceum", che significa "fatto con mosto". I mostaccioli sono un dolce tipico dell'Italia meridionale, in particolare della regione Campania, che viene preparato con mosto d'uva, farina, miele, noci, spezie e aromi vari. La forma dei mostaccioli varia a seconda della tradizione locale, ma sono generalmente dei biscotti duri e croccanti, spesso a forma di diamante o di rombo. La parola "mostaccioli" è stata quindi scelta come nome per questo dolce in quanto il mosto d'uva è uno degli ingredienti principali utilizzati per la sua preparazione.

Già Catone parla di una ricetta di piccole focacce dolci dette mustacei a base di farina, mosto e anice, e molti altri autori romani ne parlano dicendo, tra le altre cose, che sono dolci che favoriscono la digestione. In epoca tardo-medievale si incontrano già i mostazoli, biscotti a base di mosto cotto il cui suffisso -olo fa pensare che dalla forma più grande delle schiacce romane si sia già passati a dolcetti di diametro inferiore. La versione napoletana di questo biscotto, però, sembra proprio prendere piede senza mosto, discostandosi quindi dalla sua stessa etimologia. Nel Cinquecento due ricette di mostaccioli sono citate da Bartolomeo Scappi, cuoco delle cucine vaticane sotto papa Pio IV e papa Pio V, in una sua opera. Scappi li chiama piccoli pasticci secchi e afferma che possono essere serviti anche in apertura di pranzi particolarmente ricchi.

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