Cesti regalo e degustazione

Il cesto gastronomico è il regalo perfetto in tante occasioni, che siano formali o informali, non solo a Natale!

La nostra selezione dei migliori prodotti in cesti di degustazione perfetti come regalo o come primo assaggio dei sapori tipici della nostra terra. Troverete opzioni per occasioni speciali e anche cesti per farvi conoscere i sapori e le tradizioni irpine e non solo.

Domande Frequenti

Le "penne" rappresentano uno dei pochi formati di pasta di cui si conosce per certo data e luogo di nascita: nel 1865, infatti, un produttore di pasta di San Martino d'Albaro (oggi quartiere di Genova), Giovanni Battista Capurro, brevettò una macchina da taglio diagonale di sua invenzione. Invenzione importante poiché permetteva di tagliare in questa forma la pasta fresca senza schiacciarla, produceva in una dimensione variabile tra mezze penne da 3 cm e penne da 5 cm.

Le penne sono un formato di pasta che devono il proprio nome alla forma che sembra imitare i pennini delle penne stilografiche.

La bollitura dei taralli serve a diversi scopi. In primo luogo, la bollitura aiuta a sigillare la superficie dei taralli, rendendoli più consistenti e croccanti una volta cotti. In secondo luogo, la bollitura aiuta a rimuovere l'eventuale eccesso di grasso dalla superficie dei taralli, che altrimenti potrebbe interferire con la cottura successiva. Infine, la bollitura dei taralli può anche aiutare a conservarli più a lungo, impedendo la crescita di batteri e muffe sulla superficie.

I taralli sono un alimento molto apprezzato per il loro sapore croccante e la loro versatilità culinaria. Inoltre, i taralli possono fornire alcuni benefici per la salute se consumati con moderazione come parte di una dieta equilibrata. Ad esempio, i taralli possono essere una fonte di carboidrati complessi, che forniscono energia duratura e aiutano a mantenere stabile il livello di zucchero nel sangue. Inoltre, i taralli possono contenere una piccola quantità di proteine e fibre, che sono importanti per la salute muscolare e digestiva. Tuttavia, i taralli sono anche ad alto contenuto calorico e di sodio, quindi è importante consumarli con moderazione e fare attenzione alle porzioni. In generale, i taralli possono essere un'aggiunta gustosa e soddisfacente a una dieta equilibrata, ma devono essere consumati con moderazione come parte di uno stile di vita sano.

In termini di origine etimologica, la parola "biscotto" deriva dal latino "bis coctus", che significa "cotto due volte". Questo perché i biscotti tradizionalmente vengono cotti due volte per renderli croccanti e durevoli. La pratica di cuocere i dolci due volte risale all'antica Roma, quando i panificatori cuocevano pane duro per lunghe spedizioni. Nel tempo, la pratica si estese anche ai dolci, dando origine ai biscotti come li conosciamo oggi.

I cantucci sono un tipico dolce italiano originario della Toscana, solitamente serviti come accompagnamento al Vin Santo, un vino liquoroso prodotto nella stessa regione. Il Vin Santo è un vino dal colore ambrato con un sapore dolce e aromatico, che si sposa perfettamente con la consistenza croccante dei cantucci. Tuttavia, se il Vin Santo non è disponibile, è possibile abbinare i cantucci con altri vini dolci, come il Passito di Pantelleria, il Moscato d'Asti o il Recioto della Valpolicella.

Il termine "taralli" deriva dal greco antico "daratos", che significa "pane". I taralli sono un tipico prodotto della cucina italiana, in particolare della regione Puglia, ma sono diffusi anche in altre parti del Sud Italia. Si tratta di un biscotto salato a forma di ciambella, solitamente preparato con farina, olio d'oliva, vino bianco e sale. Esistono diverse varianti regionali dei taralli, con aggiunta di altri ingredienti come peperoncino, semi di finocchio o olio di semi di girasole. L'origine esatta del nome "taralli" non è nota con certezza, ma si pensa che sia legata alla forma del biscotto, che ricorda appunto quella di una ciambella o di un anello, o al fatto che i taralli fossero in origine dei pani duri e secchi, simili a dei biscotti, utilizzati come razione alimentare per i soldati in guerra.

Non esiste una figura specifica che abbia inventato i taralli, ma questo prodotto della cucina italiana ha origini antiche e le sue prime tracce risalgono al periodo della Magna Grecia. In particolare, i taralli erano utilizzati come alimento dai popoli italici e successivamente dai Romani. Nel corso dei secoli, la ricetta dei taralli si è evoluta e si è arricchita di nuovi ingredienti e varianti regionali. Nella regione Puglia, i taralli sono diventati un prodotto tipico e molto apprezzato, grazie alla qualità degli ingredienti locali e alla maestria dei produttori artigianali che li preparano ancora oggi seguendo le ricette tradizionali tramandate di generazione in generazione.

In termini di pasta, la principale differenza tra trofie e strozzapreti sta nella loro forma e consistenza. Le trofie sono una pasta corta, tipica della regione della Liguria, con una forma allungata e ricurva, a volte simile a un piccolo guscio di lumaca, mentre gli strozzapreti sono una pasta lunga e cilindrica, che ricorda una sorta di spaghetti più grossi e ruvidi al tatto. Inoltre, gli strozzapreti sono spesso leggermente più spessi rispetto agli spaghetti e possono essere leggermente curvati o "strozzati" a intervalli regolari. A seconda della ricetta e del modo di cottura, entrambe le paste possono essere utilizzate in piatti di pasta simili, ma le loro caratteristiche fisiche le rendono adatte per usi culinari diversi.

Ci sono molti tipi di taralli che variano a seconda della regione di produzione, della ricetta utilizzata e degli ingredienti impiegati. Ad esempio, ci sono taralli dolci e salati, taralli con semi di finocchio, peperoncino o olive, taralli fatti con farina di grano duro o farina di frumento, solo per citare alcuni esempi. In definitiva, il numero di tipi di taralli può essere molto elevato e dipende dalle tradizioni culinarie locali.

I paccheri devono il loro nome alla parola napoletana "pacchero" che significa "schiaffo" o "manrovescio". La forma dei paccheri è infatti piuttosto ampia e piatta, e ricorda quella di un grande schiaffo.

La pasta trafilata al bronzo è considerata migliore perché offre una superficie porosa per un'adesione ottimale dei sughi, una consistenza "al dente" e un gusto autentico, grazie alla sua produzione artigianale e all'uso di ingredienti di qualità. Questa stessa porosità aiuta anche la pasta trafilata al bronzo a essere digerita più facilmente, poiché si scompone rapidamente nello stomaco.

"Finire a tarallucci e vino" è un modo di dire italiano che indica la risoluzione di una situazione in modo armonioso e amichevole, nonostante eventuali divergenze o problemi precedenti. L'espressione deriva dall'usanza di concludere una discussione o una disputa offrendo tarallucci e vino, simboleggiando la riconciliazione e la convivialità. Quindi, figurativamente, "finire a tarallucci e vino" significa raggiungere un accordo o una conclusione pacifica, senza rancore o tensione.

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