• Pacchetto
  • Non disponibile
Mostaccioli e Roccocò
Mostaccioli e Roccocò Natale
Mostaccioli e Roccocò Natale
Precedente keyboard_arrow_left
Successivo keyboard_arrow_right
zoom_in
Mostaccioli e Roccocò
Mostaccioli e Roccocò Natale
Mostaccioli e Roccocò Natale

Mostaccioli e Roccocò

8,19 €

Invece di 8,38 €

Mostaccioli Napoletani sono i classici dolci tipici Natalizi; caratterizzati dalla loro forma romboidale, essi sono ricoperti da una fine ma gustosa glassa al cioccolato che accompagna l’interno, il cui sapore ricorda quello del miele e della frutta candita.

Il Roccocò è il classico dolce napoletano di natale, immancabile sulla tavola di ogni napoletano. Esso chiude il pranzo natalizio e accompagna tutte le feste di natale, insieme ad altri dolci tipici della tradizione natalizia partenopea.

Questo pacco contiene

PFNMR
8054247050689
0.500 Kg ℮

Prodotto soggetto a calo di peso naturale.

Valutazione
La quantità minima ordinabile per questo prodotto è 2.

redeem
Acquistando questo prodotto puoi ottenere fino a 8 punti fedeltà . Il tuo carrello conterrà un totale di 8 punti che potranno essere convertiti in un buono sconto di 0,40 € .


Mostaccioli NapoletaniMustaccioli Napoletani riportano alla mente il profumo di Natale, di serate fredde ed invernali, di ritorni a casa con pacchetti e pacchettini, di pensieri e relax osservando l’albero illuminato, di cene tra amici, in famiglia e chiacchiere in libertà.

I Roccocò, insieme con i Mostaccioli, sono protagonisti nei menù delle feste sin dalla Festa dell'Immacolata fino all'inizio del nuovo anno. Il Roccocò è un biscotto a forma di ciambella particolarmente duro, quindi si consiglia di bagnarlo nel vino bianco o nel Marsala. La loro presenza sulla tavola, durante le festività natalizie, è di buon auspicio.

Di Gruttola
PFNMR

Mostaccioli:
grano

Roccocò:
grano

uova

latte

mandorle

Mostaccioli: Farina di Grano tenero “00”, zucchero, cacao, pisto, bicarbonato d'ammonio. Copertura: cioccolato fondente.

Roccocò: Farina di GRANO tenero "00", zucchero, BURRO, MARGARINA, sale, MANDORLE, acqua, TUORLO d'uovo, chiodi di garofano, CANNELLA, noce moscata, aroma arancia e aroma mandarino, cedro candito.

Conservare in luogo fresco ed asciutto

Sacchetto Etichetta
PP5 Plastica PAP21 Carta
Slogan

Siamo una famiglia Irpina che fa pane e pasta a mano, come si faceva una volta.

chat Commenti (0)

Domande Frequenti

La parola "mostaccioli" deriva dal latino "mustaceum", che significa "fatto con mosto". I mostaccioli sono un dolce tipico dell'Italia meridionale, in particolare della regione Campania, che viene preparato con mosto d'uva, farina, miele, noci, spezie e aromi vari. La forma dei mostaccioli varia a seconda della tradizione locale, ma sono generalmente dei biscotti duri e croccanti, spesso a forma di diamante o di rombo. La parola "mostaccioli" è stata quindi scelta come nome per questo dolce in quanto il mosto d'uva è uno degli ingredienti principali utilizzati per la sua preparazione.

Il Roccocò è un dolce tipico della cucina napoletana, la cui origine non è del tutto chiara. Tuttavia, si ritiene che il Roccocò sia stato inventato da alcune suore del monastero di Santa Maria degli Angeli a Lavello, in Basilicata, intorno al XVIII secolo. Il Roccocò era un dolce a base di farina di grano, uova, zucchero, burro, e aromatizzato con scorza di limone e mandorle. La forma tipica del Roccocò è quella di una ciambella dura e secca, che può essere conservata per lungo tempo. Nel tempo, la ricetta del Roccocò si è diffusa in altre parti del Sud Italia, diventando un dolce tradizionale di molte regioni, come la Campania, la Puglia e la Calabria.

Già Catone parla di una ricetta di piccole focacce dolci dette mustacei a base di farina, mosto e anice, e molti altri autori romani ne parlano dicendo, tra le altre cose, che sono dolci che favoriscono la digestione. In epoca tardo-medievale si incontrano già i mostazoli, biscotti a base di mosto cotto il cui suffisso -olo fa pensare che dalla forma più grande delle schiacce romane si sia già passati a dolcetti di diametro inferiore. La versione napoletana di questo biscotto, però, sembra proprio prendere piede senza mosto, discostandosi quindi dalla sua stessa etimologia. Nel Cinquecento due ricette di mostaccioli sono citate da Bartolomeo Scappi, cuoco delle cucine vaticane sotto papa Pio IV e papa Pio V, in una sua opera. Scappi li chiama piccoli pasticci secchi e afferma che possono essere serviti anche in apertura di pranzi particolarmente ricchi.

Caricamento...